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La principale novità del 2018 è sicuramente l’arrivo in Italia dei tanto attesi Smart Home speaker: i grandi OTT (Over-The-Top) sono sbarcati anche nel nostro Paese, con sforzi in termini di comunicazione e marketing senza precedenti in ambito Smart Home. Al di là del mercato generato dalla vendita degli assistenti vocali lanciati da Google e Amazon, l’aspetto più interessante è la possibilità che essi facciano da traino a tutto il comparto: negli scorsi mesi si è già registrato un notevole incremento delle vendite di altri oggetti connessi per la casa, in primis legati al riscaldamento e all’illuminazione.

In termini di canali di vendita, i “tradizionali” installatori hanno perso quote di mercato rispetto ai retailer online e fisici. La filiera tradizionale ha un approccio ancora troppo conservativo rispetto alle nuove soluzioni Internet of Things per la casa, facendo registrare di fatto una crescita inferiore alla media del mercato. L’avanzata dei retailer è riconducibile in larga parte alla diffusione degli Smart Home speaker, ma è stata possibile grazie anche alla crescente disponibilità di soluzioni semplici da installare. I retailer hanno visto nel 2018 un anno d’oro in termini di vendite: i prodotti smart sono stati tra i più venduti durante la settimana del Black Friday e nei giorni prima di Natale.

Nonostante i grandi passi in avanti, rimangono ancora numerose barriere da superare: formazione degli addetti all’installazione e alla vendita, investimenti in comunicazione e – soprattutto – offerta di servizi di valore abilitati dagli oggetti connessi rappresentano le principali sfide per il 2019. I dati raccolti dagli oggetti connessi sono sempre più al centro dell’attenzione e portano con sé tematiche fondamentali: Privacy, Cyber Security e nuovi algoritmi di Intelligenza Artificiale per estrarre valore da essi.

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